Le forze di sicurezza libanesi, invece di perseguitare il fotoreporter Abdullah Doma, dovrebbero assicurarsi che possa lavorare in sicurezza e senza paura di rappresaglie.
Doma è stato arrestato la prima volta il 28 marzo per aver scattato alcune foto durante l’“Earth Hour”, evento etichettato come offensivo nei confronti dell’Islam perché, secondo il Ministro delle Convenzioni Religiose e Affari Islamici, all’interno del meeting uomini e donne entravano in contatto fisico.
Il fotografo è stato rilasciato dopo 24 ore ma è stato incarcerato di nuovo poiché alcuni membri rivali delle forze di sicurezza libanesi pensavano che sarebbe stato meglio tenerlo ancora in custodia.
Nuovamente libero, il giorno dopo è stato chiamato a presentarsi al Ministero dell’Unità Antiterrorismo dove i funzionari gli hanno confiscato la carta di identità. ePer completare l’opera, lo hanno obbligato a firmare una serie di documenti, senza però dare la possibilità al fotoreporter di leggerli.
Le forze speciali del Libano orientale sono intervenute e hanno permesso al giornalista di lasciare il palazzo. Allo stesso tempo, altre autorità hanno ordinato un procedimento penale contro Doma.
Vi terremo aggiornati qualora ci fossero ulteriori sviluppi in merito a questa bizzarra, triste, disarmante, vicenda…