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Funerali di stato oggi a Genova per le vittime del crollo del ponte. “Genova non si arrende” dice il cardinale Bagnasco.

Funerali di stato oggi a Genova per le vittime del crollo del ponte. “Genova non si arrende” dice il cardinale Bagnasco.

20 famiglie hanno preferito la cerimonia privata.

Si sono tenuti oggi, sabato 18 agosto, i funerali di stato per le vittime del crollo del ponte Morandi di Genova. Il padiglione blu della Fiera di Genova, dove si sono svolte le esequie era affollatissimo: Repubblica parla di 5000 persone e circa 400 uomini delle forze dell’ordine a presidiare l’area. All’arrivo ai funerali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato accolto da un lungo applauso. Lo stesso trattamento è stato riservato agli esponenti del governo Di Maio, Salvini e Toninelli, mentre alcuni parlamentari del Pd sono stati fischiati. Sono intervenuti alla cerimonia anche i giocatori di Genoa e Sampdoria, oltre che i presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo. “Il viadotto è crollato: non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un’arteria essenziale per lo sviluppo della Città. Genova però non si arrende – dice il Cardinale Angelo Bagnasco durante l’omelia – l’anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto»

Molte famiglie hanno rifiutato i funerali di stato

Sono 20 su 38 le famiglie che hanno preferito una cerimonia privata per allontanare quella che hanno giudicato a più riprese come una farsa. Si sono tenuti ieri, 17 agosto, i funerali dei 4 ragazzi di Torre del Greco Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione. “Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare”. Lo ha scritto su Facebook Roberto, il padre di Giovanni Battiloro. “Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. È un dolore privato e non servono passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve più accadere”, ha concluso. Ma a dire no ai funerali di Stato sono state anche altre famiglie colpite dal lutto. “Quelle cose pubbliche non mi piacciono”, ha detto Anna Timossi, la madre della 34enne Elisa Bozzo. Le sue esequie si terranno sabato alle 11 ma nella chiesa di Sarissola.

Durante i funerali dei quattro ragazzi di Torre del Greco, Simona Fossa, parente di una delle vittime, ha letto dall’altare una lettera di addio: “i ragazzi sono vittime dello Stato assente” ma che ha come obiettivo quello “di arricchirsi. Spero che i responsabili paghino”. Anche il Cardinale Sepe, durante l’omelia ha ricordato che i 4 giovani non sono morti per volere del destino. “Non si può, non si deve morire per negligenza – ha detto nell’omelia il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli -, per incuria, per irresponsabilità, per superficialità, per burocratismo, per inedia, perché questa è la vera violenza, è la violenza contro la persona, contro l’umanità”. Uno striscione (poi rimosso) salutava le bare delle vittime al casello di Torre del Greco “Antonio, Matteo, Giovanni e Gerardo… non è stato il fato ma lo Stato!”.

 

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