HomeArchivioII Edizione IMBAVAGLIATIGiancarlo Siani "ri-Scatti" 18-30 settembre 2016

Giancarlo Siani “ri-Scatti” 18-30 settembre 2016

Il Palazzo delle Arti di Napoli ha ospitato, nell’ambito di “Imbavagliati” la mostra fotografica dal titolo: Giancarlo Siani |ri-Scatti. L’itinerario espositivo, inaugurato il 23 settembre, è strutturato in modo da offrire al pubblico la possibilità di ripercorrere ed approfondire alcuni momenti salienti della vita e della carriera giornalistica di Giancarlo Siani ( Napoli, 19 settembre 1959 – Napoli, 23 settembre 1985). Scatti inediti di vita privata sono accompagnati da alcune foto che lo ritraggono impegnato a fare il giornalista, a bordo della sua mehari, foto che sono  entrate  a far parte dell’immaginario collettivo giovanile della contemporaneità. Per la prima volta sarà consentito al grande pubblico di ammirare alcuni momenti più toccanti ed intimi del giovane Giancarlo, in famiglia tra i suoi cari, con gli amici del Liceo, con i suoi amori, le sue passioni, i suoi concerti. Potremmo ammirare così i suoi occhi gioiosi, la cui immagine di bellezza e di vitalità sarà conservata per sempre nel cuore di migliaia di giovani napoletani e di ogni parte del mondo.

Nato a Napoli il 19 settembre 1959, Giancarlo Siani, dopo gli anni della formazione scolastica, abbandona gli studi universitari per intraprendere la professione giornalistica. Collabora con alcuni periodici napoletani. Dal 1980 è corrispondente da Torre Annunziata presso la sede distaccata del quotidiano Il Mattino a Castellamare di Stabia. Viene ucciso a Napoli, sotto casa, al volante della sua Mehari, la sera del 23 settembre 1985 per mano di  killer della camorra.

L’idea di organizzare un evento fotografico sulla memoria di Giancarlo parte dalla consapevolezza del superamento del dolore della perdita,  e di trasformare la tragedia in una grande possibilità di cambiamento, mostrando al pubblico quella intimità  gioiosa del giovane giornalista napoletano, la cui bellezza aiuta, senza alcun dubbio,  alla maturazione della nostra coscienza individuale e collettiva.

L’intento, di tale progetto espositivo, è il dialogo tra morte e vita, la costruzione di una consapevolezza che tenga uniti tali poli opposti. E solo mostrando, per la prima volta, frammenti intimi della bellezza di Giancarlo che riacquistiamo tutto il suo inestimabile patrimonio alla vita.

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